De Luca “tifa” Lega
È
tutt’altro che sconosciuto l’umorismo sui generis del Governatore
campano Vincenzo De Luca che non è nuovo a dichiarazioni originali e
bizzarre. Ma se finora ha fatto ridere e sorridere, l’ultima trovata
spiazza tutti. Alle imminenti elezioni per il rinnovo della Consiglio
regionale umbro l’ex Sindaco di Salerno “tifa” per la Lega, o meglio,
non augura la vittoria al candidato unico Vincenzo Bianconi,
personificazione del patto civico Pd – 5 Stelle.
Nel caso, infatti, la “nuova alleanza
giallorossa” dovesse funzionare a Terni e Perugia, non è difficile che
possa essere riproposta anche in Campania, dove si aspetta solo la data
per conoscere il nuovo inquilino di Palazzo Santa Lucia e dove il
Presidente uscente conta di tornare. O quantomeno di provarci.
Proprio in Campania il Pd, sempre meno
partito e sempre più contenitore di voti, dalle esperienze più disparate
e separate, non ha ancora deciso come presentarsi agli elettori. Una
cosa, però, è certa: se il Pd dovesse cercare l’intesa con il 5 Stelle,
De Luca si presenterà ugualmente, ma sostenuto da liste civiche,
rispolverando quel progetto che ha già funzionato alle amministrative di
Salerno e quindi il sogno molto ambìto “deluchiano” di trasformare le
liste civiche in un partito. Non è escluso, anche, che potrebbe rivedere
la propria posizione sul nuovo soggetto renziano Italia Viva. Proprio a
Italia Viva stanno guardando – per ora senza aderire – il consigliere
regionale Giovanni Zannini, mentre sembra ritornare nella schiera Pd
Luigi Boschi, fedelissimo dell’attuale ministro della Sanità Speranza,
anche se voci di corridoio danno avviato il dialogo anche con lo stesso
Renzi, quindi anche con un probabile De Luca.
Scelta “quasi” obbligata per Di Maio e
compagni vista l’indigestione del Governatore uscente verso il partito
di Grillo che, fin dai tempi dell’amministrazione a Salerno prima e
della Regione poi, ha rappresentato la spina nel fianco dell’attuale
amministrazione e che ora ha più di qualche difficoltà a correre in
solitaria, ma che di certo non vuole rinunciare alla candidatura, costi
quel che costi ed a costo di qualsiasi alleanza (patto per dirla con il
capo politico del M5S) proprio nella “propria” terra, vicino a quella
Pomigliano sempre più “fucina di statisti” che tanto ha dato e da cui,
adesso, tanto ci si aspetta, come abbiamo avuto già modo di parlare
proprio sull’edizione di Campo SUD di qualche giorno fa
( https://www.camposud.it/2019/09/a-pomigliano-anche-i-grillini-channo-famiglia/).
Se, dunque, la scelta grillina pare
obbligata, De Luca e i suoi – e la sua ormai nota “lista già pronta” –
devono solo scegliere con chi stare: non è escluso che in questo
generale guazzabuglio trovi uno spazio anche Luigi De Magistris che
finora non ha mancato occasione per dire e ribadire di essere
interessato alla competizione. Anzi, la sua “rivoluzione arancione”
potrebbe addirittura fungere da ago della bilancia – sempre a detta del
Primo Cittadino – visto il doppio mandato a Palazzo San Giacomo.
Scegliere di appoggiare un candidato alternativo a De Luca, quindi, potrebbe far giocare la partita sul filo di lana.
Candidato che potrebbe esprimere solo il
5 Stelle, tra i suoi storici, possibilità poco probabile, in consiglio
regionale (vedi Ciarambino) o, ipotesi molto più probabile, attraverso
un big nazionale di garanzia, uno tra i Ministri Sergio Costa e Vincenzo
Spadafora.
A meno che il PD non li “costringa” a virare su di un nome realmente
“civico”, con buona pace, in tutti i casi, di Vincenzo De Luca e delle
sue, già pronte, civiche.https://www.camposud.it/2019/10/de-luca-tifa-lega/
Nessun commento:
Posta un commento